Furore e Agerola
“Furore! Il paese che non c’è. Non cercarla qui la ciambella di case raccolte intorno alla piazza. Non la troverai. Furore, il paese che non c’è, il paese non paese, col suo abitato sparso sui fianchi della montagna a strapiombo sul mare, si offre a piccole dosi, si lascia scoprire con civettuola ritrosia.[…]”
(Raffaele Ferraioli, “Il paese che non c’è”)
Percorrendo la S.S. 163 in direzione Amalfi, una sosta obbligata è quella al Fiordo di Furore, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, uno degli scorci più affascinanti di tutta la Costiera Amalfitana.
Nato dal lavoro incessante del torrente Schiato, che scende da Agerola, oggi quasi sempre secco, era in passato un borgo di pescatori. Se avete tempo e desiderio di andare alla scoperta di questo luogo, vi basterà scendere lungo le scale che dal ponte portano fin giù la spiaggetta. Noterete subito i “monazeni”, depositi per gli attrezzi della pesca, la chiesetta nella roccia e le piccole casette. Scoprirete che una di queste è stata dedicata all’attrice Anna Magnani, che lì recitò “Il Miracolo”, film del grande Roberto Rossellini.
Se vi addentrate nella parte interna del Fiordo, resterete a bocca aperta nello scoprire un angolo naturale ancora intatto, tra specie rare di flora e fauna, antiche cartiere e mulini, destinati sul finire del Settecento alla produzione della carta e alla molitura del grano, cascate e grotte preistoriche. Camminando camminando lungo uno dei tanti sentieri potrete giungere fino al borgo alto di Furore. Se invece intendete non proseguire, saremo sul ponte ad attendervi, pronti a proseguire verso la prossima tappa.
Curioso è come viene definita Furore, “il paese che non c’è”, perché le case spuntano dai costoni di roccia e non esiste un vero e proprio abitato. Vi sembrerà di attraversare una galleria d’arte en plein air, data dagli infinti murales d’autore e dalle sculture che costeggiano la strada. Passeggiando noterete spettacolari vitigni a terrazze, da cui si ricavano alcuni tra i più pregiati vini della Costa d’Amalfi.
“…Partendo proprio dal Sentiero degli Dei, da quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”
(Italo Calvino)
Proseguendo lungo la strada giungerete ad Agerola, come Furore, meta prediletta dagli escursionisti. Il più antico paese della Costiera Amalfitana, risalente molto probabilmente alla Prima Età del Ferro. Terra degli Dei situata a 600 mt dal livello del mare, incastonata nella catena dei Monti Lattari, è un susseguirsi di paesaggi mozzafiato, di patrimonio artistico e architettonico, di antiche tradizioni che vengono tramandate di generazione in generazione, di prodotti tipici.
DA NON PERDERE
Le chiese di San Giacomo, San Michele, Sant’Elia e Santa Maria a Furore.
Le chiese di San Matteo Apostolo, di San Michele Arcangelo, della Santissima Annunziata ad Agerola.
Sentiero degli Dei
Il più famoso della zona, uno tra quelli più famosi a livello mondiale. Tragitto secolare che va da Bomerano, frazione di Agerola, al borgo di Nocelle, frazione di Positano. Man mano che andate avanti capirete il motivo di tanta fama: i vostri occhi godranno della vista di scorci della Costiera e della Penisola, il vostro olfatto del profumo della macchia mediterranea.
Sentiero dell’Agave in fiore
Da Punta S. Elia (Furore) a Marina di Praia, camminerete tra Agavi e Fichi d’India, tra carrubi, lentischi e rosmarino.
Sentiero della Volpe Pescatrice
Da S. Elia (Furore) al fiordo, lungo l’antico percorso del contadino-pescatore
Sentiero dei pipistrelli impazziti
Partendo dal fiordo giungerete al centro di Conca dei Marini, costeggiando canali e chiuse e passando per la cartiera, attorno alla quale noterete volare pipistrelli.
Cantine Marisa Cuomo
Furore ospita una delle aziende vinicole più apprezzate della Costiera, le Cantine Marisa Cuomo. Potrete vedere i vitigni sparsi lungo tutto il borgo di Furore durante una passeggiata, o prenotare uno dei tour guidati, per visitarli e degustarne i prodotti.
Il pane
Agerola può vantarsi del marchio internazionale “Città del pane”. In uno dei tour guidati, o semplicemente in una delle tante salumerie del posto, potrete assaggiare nonché acquistare due tra i più antichi prodotti della tradizione agerolese: i Tarallucci al finocchietto, o la variante con le mandorle, e i Biscotti di pane integrale e quelli di granone.
I formaggi
Prodotti con il latte della pregiata razza bovina Agerolese, Provolone del Monaco D.O.P., Fior di Latte, Caciotte, Caciocavalli, Ricotta, Burrate sono conosciuti per il loro inconfondibile sapore.
Potrete assistere alla loro produzione e degustarli in uno dei tanti caseifici che sul territorio abbondano.
I salumi
L’arte dei salumi ad Agerola risale ai tempi dei Romani e l’attività fu molto produttiva durante la Repubblica Amalfitana. Si distinguono per profumo e colore, frutto di tecniche di lavorazione di cui i salumifici agerolesi detengono il segreto. Fatevi accompagnare in una delle locali macellerie, o chiedeteci di potervi fermare a pranzare in qualche ristorante del posto per poter degustare un invitante antipasto di salumi agerolesi: Capicollo, Guanciale, Lardo aromatico, Pancetta, Soppressata, Salsiccia.
Frutta e verdura
Niente paura, ad Agerola anche i vegetariani e i vegani potranno soddisfare il loro palato.
Tra Pomodori del piennolo, prodotti qui già dal XIX sec. e così chiamati perché vengono appesi riuniti in grappoli alle pareti o ai soffitti, Fagioli lardari, o “Tondini” per la forma rotondeggiante, e Cicoria selvatica, tra Castagne della varietà “Palummina” e Noci, Mele Limoncella e Mele Tubbiona, dal sapore dolce e aromatico, tra Pere Mastantuono e Pere Pennate, mangiate così al naturale o degustate sotto forma di conserve, tornerete soddisfatti e appagati.